CARMEN HERNANDEZ

Carmen Hernandez, nome d’arte Chernandez, vive e lavora in Versilia.
Originaria della Repubblica Dominicana sin da piccola è stata appassionata di pittura e ha iniziato il suo percorso artistico ispirandosi proprio agli artisti di strada e di murales che nel corso degli anni hanno colorato le strade ed i locali della capitale dominicana con alla base tematiche come la terra, la natura, l’amore , il mare
Le prime opere sono tipicamente figurative ma di stampo espressionistiche per l’impiego dei colori che predominano sulle forme. In esse troviamo immagini di paesaggi di campagna , fiumi, animali. A volte tali rappresentazioni escono dalla sua mente quali frammenti della sua vita giovanile vissuta in famiglia in campagna. A venti anni si trasferisce in Italia e utilizza la sua passione per il disegno dedicandosi alla moda, disegnando idee di modelli e collezioni di moda per affermati stilisti italiani . Tale passione è stata ereditata dalla madre Laura , titolare di una bottega di sartoria
La sua creatività nel campo della pittura , rimasta inespressa per alcuni anni , è ripresa a seguito dell’incontro e la frequentazione di conosciuti artisti , e con la partecipazione ai corsi dell’Accademia d’Arte di Pisa, ove ha potuto sperimentare le diverse tecniche artistiche , e il riuso di materiali comuni “appiccicati” sul dipinto che sostituiscono il colore e creano spazi, solchi, crepe, in un continuo salire e scendere di rilievi
Ha esposto e partecipato a numerose mostre, recentemente : nel mese di luglio 2023 presso il Museo Ugo Guidi e il Logos Arte di Forte dei Marmi ; nell’Ottobre 2023 a Savona-Villa Cambiaso ad “ Artisti del Vecchio e Nuovo Mondo “; nel Dicembre 2023 a Firenze – Museo Galleria Bellini alla “ Rassegna di Arte contemporanea ; nel Gennaio 2024 a Viareggio – Palazzo Paolina alla “Mostra Terre di Versilia” , nel maggio 2024 a Mantova - Museo Francesco Gonzaga “ alla 3 Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea - Artexpo - Artisti da Museo
Col passare degli anni si è allontanata sempre più dalla rappresentazione figurativa per iniziare un percorso personale dove l’astratto e il figurativo dialogano tra di loro con richiami allegorici e simbolici
Carmen Hernandez, in arte Chernandez, lives and works in Versilia.
Originally from the Dominican Republic, Carmen has been passionate about painting from an early age and began her artistic career inspired by the street and murale artists of her country depicting themes such as the land, nature, love, the sea.
Her early artwork is typically figurative with an expressionist influence in the use of colours that predominate over forms. In them we find images of countryside landscapes, rivers and animals. At the age of twenty she moved to Italy channelling her passion for drawing by dedicating herself to fashion, designing ideas for models and fashion collections for established Italian designers.
Carmen’s artistic creativity, which had remained unexpressed for quite a few years, resumed following meeting and mixing with established artists, and with the participation in courses at the Art Academy of Pisa, where she was able to experiment with different artistic techniques, and the reuse of common everyday materials "stuck" on the painting replacing colour and creating space, furrows, ridges, in a continuous rise and fall of relief.
Over the years she has moved further and further away from figurative representation to begin a personal journey where the abstract and the figurative dialogue with each other with allegorical and symbolic references
Carmen has exhibited and participated in numerous exhibitions recently: in July 2023 at the Ugo Guidi Museum and the Logos Arte Hotel in Forte dei Marmi; in October 2023 in Savona-Villa Cambiaso at ‘Artists of the Old and New World’. More recently, in December 2023 in Florence at the Bellini Gallery Museum at the Contemporary Art Review, in January 2024 in Viareggio - Palazzo Paolina at the ‘Terre di Versilia Exhibition’, in May 2024 in Mantua at the Francesco Gonzaga Museum, also at the 3rd International Biennial of Contemporary Art – ‘Artexpo’ - Museum Artists. In June 2024 in Pietrasanta - Sala del San Leone - Solo Exhibition- ‘Path to Images’: fashion, the figure and abstraction. She is featured in the Mondadori International Yearbook of Contemporary Art "Artists 2024"
Originally from the Dominican Republic, Carmen has been passionate about painting from an early age and began her artistic career inspired by the street and murale artists of her country depicting themes such as the land, nature, love, the sea.
Her early artwork is typically figurative with an expressionist influence in the use of colours that predominate over forms. In them we find images of countryside landscapes, rivers and animals. At the age of twenty she moved to Italy channelling her passion for drawing by dedicating herself to fashion, designing ideas for models and fashion collections for established Italian designers.
Carmen’s artistic creativity, which had remained unexpressed for quite a few years, resumed following meeting and mixing with established artists, and with the participation in courses at the Art Academy of Pisa, where she was able to experiment with different artistic techniques, and the reuse of common everyday materials "stuck" on the painting replacing colour and creating space, furrows, ridges, in a continuous rise and fall of relief.
Over the years she has moved further and further away from figurative representation to begin a personal journey where the abstract and the figurative dialogue with each other with allegorical and symbolic references
Carmen has exhibited and participated in numerous exhibitions recently: in July 2023 at the Ugo Guidi Museum and the Logos Arte Hotel in Forte dei Marmi; in October 2023 in Savona-Villa Cambiaso at ‘Artists of the Old and New World’. More recently, in December 2023 in Florence at the Bellini Gallery Museum at the Contemporary Art Review, in January 2024 in Viareggio - Palazzo Paolina at the ‘Terre di Versilia Exhibition’, in May 2024 in Mantua at the Francesco Gonzaga Museum, also at the 3rd International Biennial of Contemporary Art – ‘Artexpo’ - Museum Artists. In June 2024 in Pietrasanta - Sala del San Leone - Solo Exhibition- ‘Path to Images’: fashion, the figure and abstraction. She is featured in the Mondadori International Yearbook of Contemporary Art "Artists 2024"

QUOTAZIONE OPERE : da EURO 500,00 a 2000,00
Percorso ad immagini : la moda, la figura e l’astrazione
“Su Carmen Hernandez: tratti di un percorso”.

Lì, sempre nella moda, ha affinato le proprie capacità, tuttavia se il disegno e l'inventiva le hanno subito dato certe soddisfazioni, s'è poi appassionata alla pittura, approfondendo le proprie capacità espressive, frequentando non soltanto i maggiori Musei cittadini, ma pure gli Studi di alcuni creativi molto seri ed impegnati.
Poi è arrivata in Toscana dove è stata “catturata” – penso sia un termine esatto per far capire l’impatto che ha avuto con una realtà di vastissimo respiro anche ambientale – per cui gli spazi del senese e del fiorentino, le terre aretine e lucchesi ne hanno colorato ancor di più e formato le tele.
Anche lì nuove conoscenze e amicizie, ma è stato soprattutto il territorio della Versilia – quello, per intenderci, che va dalla Torre del Lago pucciniana sino al confine estremo di Forte dei Marmi – ad averla fatta avvicinare a temi quali la distesa sabbiosa e il mare con le vele tanto care a Carlo Carrà, ma sono stati ricorrenti pure altri elementi per far sì che creasse dipinti astratti, con le cromie stesse che sono divenute, alla stregua del resto, veri e propri diari emozionali.
Le sue tematiche figurali come le altre ben diverse, in lei si sono dunque instancabilmente intervallate, e così dalla Versiliana dannunziana con l'amato “Ponte del Principe” cui ha dedicato un paio di oli, non sono mancati borghi famosi o quasi sconosciuti, con l'ovvia tematica dell'intero comparto versiliese delle cave, cui si sono aggiunte le bianche ferite di quel di Carrara rese famose da Strabone, da Plinio e dal Petrarca… come nel Novecento e nel nuovo Millennio, direttamente e non, dai nomi più vari: Arturo Martini, Gigi Guadagnucci, Vando D’Angiolo e via di seguito.
Le cave.
I suoi “omaggi” al marmo sono stati proiettati alla memoria di Michelangelo Buonarroti che nel carrarese trasse ciò che gli servì per eternare la propria arte, ma anche al Comprensorio dell’Altissimo e finanche a certe zone di Vallecchia di Pietrasanta e alla Ceragiola seravezzina (temi cari a centinaia di artisti, da Giuseppe Viner a Franco Miozzo, a Giuseppe Lippi e a Grazia Leoncini...), a storici, a scrittori e a tanti altri.
La sua attenzione – sempre attuale, ampia geograficamente, ovviamente anche oltre i confini toscani, o nazionali, per via di viaggi – s’è comunque accostata alle nature morte, mentre non è mancata la scoperta dei giardini e persino di alcuni parchi in un tutto che ha popolato con la delicatezza della leggiadria femminile, e poi qua e là, su tela o su supporto ligneo e anche su carta, fiori, e alberi come il pino marittimo, il cipresso, il pioppo e altro ancora.
Simboli.
Chiudendo questi miei appunti, a questo punto non posso non dire che tra gli argomenti che Carmen Hernandez ha messo in essere in modo numericamente consistente, in specie in questo periodo, ce n’è uno che con altri ha catturato la mia attenzione, vale a dire il riferimento al volume “Le città invisibili” di Italo Calvino (scomparso nel 1985). Leggendo le pagine del celebre scrittore ella ha voluto unire – così penso – i propri ricordi legati soprattutto agli agglomerati urbani lombardi (poco fa ho citato il suo soggiorno milanese), alla vista/visita di “case più case” (è lei stessa ad averle definite così) di piccoli paesi aggrappati di montagna (la memoria non può allontanarsi dall’ambiente delle cave…) sia di campagna e non soltanto.
Nell’insieme c’è un pulsare ogni tanto geometrico, quasi gestuale, una pienezza di colori che esalta l’aggregazione nel coesistere di un termine positivo, di dialogo e di familiarità, ma anche negativo, di solitudine e di dimenticanza.
In alcune tele pulsa la vita, c’è ariosità, in altre manca, con un “vuoto voluto”, il giro di parole è ben chiaro, che parla di malinconia, cosicché sono i titoli stessi che ha dato loro a fermare le pagine di un diario pieno di ricordi e di emozioni, di incontri e di riflessioni e di dialoghi, e anche, come in “Il palazzo della città violata” a diventare un grido, un urlo, una ferita per condannare la guerra, qualsiasi guerra.
Carmen Hernandez ama dunque dipingere in libertà, variare, alternare il proprio viaggio pittorico entrando istintivamente nel cosiddetto figurativo, come nell’astrazione, col rosso dell’amore e il blu della serenità, il verde della speranza e il nero del dolore.
E’ lei, non riesce ad essere diversa da quello che è, meritando dunque una piena lode…”.
Lodovico Gierut
(Da “Appunti di diario”, Marina di Pietrasanta, 22.4.2024)
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